Sfursat di Valtellina - Rainoldi |
A me è capitato di pensarlo prendere per mano questo Sfursat di Valtellina Rainoldi e lasciandomi trasportare lungo il viaggio attraverso il quale voleva portarmi. Ed è stato bellissimo. C'ho visto pendii di alta montagna adornati con eleganti filari di nebbiolo, pareti baciate dal sole, la fatica dei viticoltori, la paura degli stessi per un'annata sfavorevole e il bilancio familiare che non torna. E ancora, pioggia e nuvole basse, i complimenti per un vino apprezzato dalla critica internazionale e il contatto rispettoso dell'uomo con la natura.
Tornato a discorsi più pratici, il vino in questione veste il bicchiere di un bel rosso rubino, bello anche se di un intensità un po' scarica, ma di Nebbiolo stiamo parlando, anzi Chiavennasca, per i puristi.
Profuma di fichi e datteri caramellati, prugna e viola.
Lascia la bocca piacevolmente asciutta come solo un vitigno che non deve chiedere, mai, come il Nebbiolo sa fare!
E' impostato su di una veste ancora un po' spigolosa, ancora un po' tannico, ma il tempo lo renderà migliore.
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